TOSCANA #FEMMINILEPLURALE

Una cosa è certa: in questi ultimi anni di politica – che avrebbero bisogno di analisi più approfondite anche all’interno del nostro Partito – è mancata la Conferenza, un organismo che avrebbe dovuto difendere la visione di genere e far sentire le donne meno sole, anche quelle che stanno ricoprendo ruoli dirigenziali e istituzionali. In tale logica, la ripartenza della Conferenza e il lavoro della Toscana può rappresentare un esempio per rammentare in primo luogo che la prova di compattezza e di autonomia che ha dimostrato non è solo un puro esercizio di stile ma una pratica replicabile e soprattutto attuabile. In ogni Regione e ad ogni livello. In Toscana, la Conferenza è partita dalla base: conoscersi e riconoscersi, mettere a disposizione le proprie competenze e i propri talenti. Gli organismi politici hanno iniziato a tessere relazioni territoriali e generazionali, partendo dal rispetto e dall’inclusione di ogni contributo. E se è vero come è vero che le strategie per uscire dalla crisi dovranno passare dal ripensamento dell’attuale modello di sviluppo, sarà fondamentale includere in questo percorso le donne, garantendo eguaglianza di opportunità, costruendo velocemente una casa comune con basi solide e aggregando i tanti mondi associativi nei quali le donne si impegnano e agiscono sul territorio. Per questo, riteniamo urgente che la Regione si doti di un Osservatorio per la valutazione ex ante dell’impatto di genere di tutte le iniziative legislative. 

Costruire questo “noi” è l’unica garanzia per vincere una sfida che è di tutte: fare in modo che la Conferenza delle donne democratiche sia quell’organismo autonomo, di cui si parla nell’articolo 31 dello statuto del Partito Democratico, un luogo di elaborazione delle politiche di genere, di promozione del pluralismo culturale, di scambio tra le generazioni, di formazione e di elaborazione politica innovativa e con lo sguardo rivolto verso il futuro. Ne ha bisogno il PD e ne ha bisogno il Paese. Con questo sguardo, la Conferenza delle donne democratiche della Toscana ha strutturato un percorso programmatico attraverso il quale sei gruppi di lavoro composti da aderenti e delegate provenienti da tutte le province della Regione si sono confrontate con i soggetti istituzionali di riferimento e hanno elaborato i documenti che fanno parte del manifesto programmatico di cui di seguito.

SANITÀ DI GENERE

WELFARE INNOVATIVO

LAVORO E SVILUPPO

ISTRUZIONE FORMAZIONE E CULTURA

AMBIENTE

AMBITO SOCIO-SANITARIO