CONFERENZA DONNE DEM TOSCANA A CONGRESSO: CINTELLI PASSA IL TESTIMONE A SOFFRITTI, NEI TERRITORI CANDIDATURE UNITARIE TRA RICONFERME E VOLTI NUOVI

La Conferenza delle donne democratiche della Toscana si accinge a svolgere il suo primo congresso dopo la fase di ricostituzione dell’organismo avvenuta nel 2020. Un appuntamento importante per le democratiche toscane che, stando alle informazioni rese note dal Comitato di garanzia regionale, si svolgerà nel segno della continuità. Dai territori sono giunte tredici candidature unitarie – tra riconferme e volti nuovi – al ruolo di portavoce, una per ogni federazione del Partito Democratico. Candidatura unitaria anche al ruolo di portavoce regionale: a guidare la Conferenza nei prossimi quattro anni sarà Rossana Soffritti, già sindaca di Campiglia Marittima e portavoce uscente della Conferenza delle donne democratiche della Val di Cornia. Un passaggio di testimone dalle mani di Tania Cintelli che nel quadriennio appena trascorso ha traghettato il luogo delle donne a oggi, tra battaglie vinte e percorsi ancora da portare a termine. Un cammino non certo privo di difficoltà quello di Cintelli che, però, ha saputo fare di curve della storia assai complesse momenti attraverso cui costruire una comunità femminile plurale su basi solide e con lo sguardo rivolto al futuro, tra la necessità di un partito democratico davvero capace di comprendere l’importanza del ruolo delle donne e un Paese che ha estrema necessità di dare forma e concretezza a un dibattito di genere.

“Quelli che ci lasciamo alle spalle – ha dichiarato Tania Cintelli, portavoce regionale uscente della Conferenza delle donne democratiche – sono anni belli e complessi. Aver costruito una comunità di donne e ragazze capaci di fare rete e di squarciare il velo, imponendo il tema di genere in ogni contesto è una cosa di cui andare fiere. Siamo state presenti nelle istituzioni, rammentando l’importanza della parità ma anche quella di sostenere e approvare politiche a sostegno delle donne, abbiamo lavorato affinché il linguaggio di genere non fosse solo un vezzo per pochi ma una bandiera di tutti, siamo state protagoniste (con fatica, non lo nego) delle tornate elettorali che abbiamo affrontato con i nostri corpi e i nostri contenuti, abbiamo animato una realtà di iscritte ed elettrici del Partito Democratico che, con una sola voce, hanno fatto sentire il loro inequivocabile messaggio: le donne devono avere il diritto di esserci e non solo di esistere in quanto madri, mogli o quote rosa. Gli anni appena trascorsi sono stati anche macchiati da una scia di sangue che non accenna ad arrestarsi. Su questo fronte, il lavoro da fare è ancora moltissimo e passa dalle istituzioni ma anche e soprattutto da una rivoluzione culturale che dobbiamo trovare la forza e il coraggio di mettere in atto pienamente, donne e uomini. Sono certa che Rossana Soffritti, democratica e amica che in questi anni ha seguito i lavori della Conferenza con passione, dedizione ed estrema attenzione nei confronti del proprio e, in generale, dei territori della Toscana, saprà proseguire su questa strada.”

“Ci aspettano anni assai complicati – ha aggiunto la candidata unitaria al ruolo di portavoce regionale, Rossana Soffritti – ma sono certa che, con la forza e il lavoro di tutte, ci dimostreremo all’altezza della sfida. La mia candidatura unitaria va proprio in questa direzione ed è figlia di una condivisione che da Nord a Sud della Toscana, dall’entroterra alla costa, ha saputo raccogliere le istanze dei territori e riunirle in una piattaforma programmatica che, più che un libro dei sogni, è un quaderno degli appunti da cui prendere spunto per andare avanti nel solco della continuità. Gli anni in cui ho svolto il ruolo di portavoce provinciale in Val di Cornia, il mio territorio, e ho ricoperto il ruolo di componente della segreteria regionale, mi hanno messa alla prova, talvolta anche duramente, facendomi comprendere che quella per le donne è una battaglia che non può non essere combattuta e che, quando serve, è necessario sacrificare il proprio tempo e le proprie energie per una causa più grande. Per questo, all’appello giunto da tutti i territori ho risposto sì e in questa ottica sono pronta a mettermi al servizio di una meravigliosa comunità che saprà continuare a essere presente in un contesto politico in cui, più che mai, c’è bisogno dello sguardo delle donne. Welfare e sanità di genere, lavoro, giovani, contrasto alla violenza, ambiente, cultura, educazione e istruzione, rivoluzione tecnologica: sono questi solo alcuni dei temi che affronteremo in chiave innovativa e attraverso i quali cercheremo di innescare un cambiamento positivo nella società.”

L’appuntamento con il passaggio formale del testimone è per il prossimo 2 marzo. I dettagli sono ancora in fase di lavorazione. Nell’ambito del congresso, saranno elette anche le delegate che andranno a comporre i coordinamenti regionale e nazionale della Conferenza. Il 9 marzo, invece, sarà la volta del congresso nazionale nell’ambito del quale sarà eletta la portavoce che succederà alla senatrice Cecilia D’Elia.

Le candidate al ruolo di portavoce territoriale sono:

Arezzo: Donella Mattesini

Empolese Valdelsa: Irene Bandini

Firenze: Stefania Lombardo

Grosseto: Mirjam Giorgieri

Livorno: Rita Villani

Lucca: Alessandra Nieri

Massa Carrara: Ivana Bertonelli

Pisa: Ilaria Fiori

Pistoia: Antonella Cotti

Prato: Luana Bracone

Siena: Roberta Bemoccoli

Val di Cornia Elba: Claudia Carnesecchi

Versilia: Chiara Sacchetti

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